venerdì 8 giugno 2018

Conclusione e riassunto del blog

Il brevetto che mi è stato assegnato un paio di mesi fa è l' "handcuff patent", brevetto delle manette, di William H. Kimball, del 7 agosto 1860.
Questo brevetto fu uno dei primi brevetti ufficiali di questo oggetto (dalle ricerche fatte risulta essere proprio il primo).
Questo brevetto è stato molto innovativo sotto vari punti di vista: innanzitutto perchè fino al quel momento non erano stati fatti grandi passi avanti nella tecnologia e le manette erano strumenti rudimentali e imprecisi.

18th Century leg shackles

Inoltre l'innovazione comprende anche l'utilizzo di un linguaggio tecnico che è fondamentale per comunicare; perciò le parole acquisiscono più importanza e sono i mattoni che permettono di costruire la scienza tecnica.
E' interessante poi scoprire che Kimball non è stato finanziato da nessun impresa e quindi svolse il suo lavoro in  modo autonomo.
Il livello di precisione da lui raggiunto è rilevante rispetto al contesto non proprio tranquillo e pacifico in cui si trovava. Il brevetto infatti fu depositato solo pochi mesi prima dell'inizio della Guerra di secessione americana, a cui peraltro Kimball partecipò.
Dopo questo periodo travagliato ci fu un susseguirsi di invenzioni e migliorie che, attraverso un lungo processo di sviluppo (The History Of Handcuffs), resero le manette quelle che conosciamo oggi.
Nel corso del Novecento le manette entrarono nella cultura contemporanea e fecero il loro ingresso anche nella letteratura.
Per concludere può essere utile ricordare, con delle parole chiave, alcuni degli aspetti più significativi di questa invenzione che, nel suo piccolo, ha contribuito a rendere la realtà quella che conosciamo oggi.

Concept of Modern World

mercoledì 6 giugno 2018

Le manette Oggi

Da quando sono state inventate le manette sono state sempre presenti nella società per la loro utilità alle forze di polizia. Nel mondo di oggi sono ancora ampiamente presenti e al momento non ci sono minacce di estinzione.

Ogni giorno vengono scritti tantissimi articoli di cronaca dove già nei titoli si parla di manette: di esempi ce ne sono centinaia ed è sufficiente digitare "manette" su internet; ad esempio:

Un altro esempio ce lo offre una pubblicità della multinazionale Nike che focalizza il suo spot sulle manette:



Un'altra prova della presenza delle manette oggi sono i siti di vendita online dove si possono comprare articoli di ogni tipo incluse le manette:

domenica 3 giugno 2018

Abbecedario del trovato

A come Acciaio
B come Brasatura
C come Cerniera di connessione
D come Dente di arresto
E come E...
F come Ferro
H come H...
I come I...
L come Lock plate
M come Molla a cricchetto
N come N...
O come O...
P come Perno di connessione
Q come Q...
R come Ratchet spring
S come Shackles
T come Tecnologie
U come Unlock
V come Vite di trazione convessa
Z come Z...

giovedì 31 maggio 2018

Imprese e pubblicità

Il brevetto US29495A non è stato assegnato da nessuna impresa; questo fatto testimonia l'indipendenza del nostro inventore che ha agito in modo autonomo e ciò avvalora ancora di più il suo lavoro che fu quindi autofinanziato e autoprodotto. Inoltre Kimball doveva avere grandi conoscenze tecniche nel settore perchè il linguaggio, le illustrazioni e la precisione con cui descrive l'invenzione sono quelle di un esperto del settore.

The United State Patent Office del 1836

Inoltre mancano anche le pubblicità di questa nuova invenzione perchè chi trarrà beneficio dalle manette non sarà la società di massa, ma le forze di polizia, perciò non aveva senso sponsorizzare al grande pubblico questi strumenti.
Solo negli ultimi anni si sviluppa l'industria dei Sex toys e arrivano le prime pubblicità delle cosiddette manette Bondage (anche se esse sono ben diverse e hanno scopi differenti dalle manette tradizionali).



lunedì 28 maggio 2018

Chi era William H. Kimball

Il nostro inventore, W. H. Kimball, nacque nel 1830 ad Augusta, capitale dello Stato del Maine situato nel nord-est degli Stati Uniti. Nel 1861 era ancora residente ad Augusta.
Come è già noto, il 7 Agosto 1860 brevetta le prime manette.
Il 12 Aprile 1861 inizia la Guerra di secessione americana: fu una delle prime guerre industriali in cui vennero usati la ferrovia, il telegrafo, le navi a vapore, le armi prodotte in serie. Tra il 1861 e il 1865 si stima che ci furono almeno 620.000 morti. La schiavitù e le differenze economiche tra nord e sud furono due delle cause principali scatenanti la guerra.
 Il 12 Novembre 1861 Kimball si arruola come Capitano dell'undicesima fanteria dello Stato del Maine.
Dopo circa 6 mesi però egli diede le dimissioni e abbandonò la guerra, precisamente il 7 Maggio 1862, per motivi non chiari.
Oggi esistono solo tre copie del suo brevetto; una di esse è stata venduta per 25,000 $.
Il suo brevetto ha grande importanza storica perchè fu forse il primo e molti si ispirarono a lui negli anni successivi.

venerdì 25 maggio 2018

L'evoluzione delle manette dal 1860 ad oggi

In questo post ripercorreremo l'evoluzione che hanno avuto le manette in più di 150 anni grazie all'analisi di alcuni brevetti che sono particolarmente indicativi degli sviluppi tecnici e tecnologici.

Nel 1887 Edward Davis Bean propone un modello di manette che si differenzia dai precedenti soprattutto perchè la giunzione delle due manette non avviene più per mezzo di catene e lucchetti ma esse sono fuse insieme e collegate tramite una robusta piastra di metallo dove sono inseriti le viti e le molle per la chiusura delle manette. Un modello simile e migliorato verrà riproposto da Paul Kruger nel 1919.

Un altro modello interessante è quello del 1903 di Louis F. Maltby che può essere usato anche per le legare le caviglie come lui stesso specifica. Inoltre questo modello è provvisto di un meccanismo "double lock", ossia a doppio bloccaggio, che rende la chiusura più sicura soprattutto dai prigionieri che volessero liberarsi con movimenti particolari.

Un modello molto innovativo arriva nel 1926 da Charles H. Nenstiehl: egli inventa un tipo di manette sviluppato appositamente per le automobili, in particolare per poter trasportare prigionieri sulle auto senza bisogno di qualcuno che faccia la guardia ad essi; il funzionamento è piuttosto semplice: una molla è legata alla gamba posteriore del sedile del prigioniero. In fondo ad essa c'è la serratura, irraggiungibile dal trasportato. Quando la molla è ancorata al sedile da esso parte una corta catena che termina con le manette, le quali, strette intorno ai polsi del prigioniero, lo mantengono in una posizione assolutamente inoffensiva.

Nel brevetto del 1966 di Charles F. Foley possiamo notare una grande complessità nella struttura e la grande cura dei particolari e dei micro ingranaggi. Queste manette sono già molto simili ad un paio di manette moderne.

Il modello del 1969 di Samuel Nathan Rosental è interessante perchè riprendendo l'idea di Bean (1887) e Kruger (1919) la migliora ulteriormente inserendo una piastra di protezione sopra la catena che evita il danneggiamento di quest'ultima o del meccanismo di chiusura, rendendo le manette ancora più sicure. Charles E. Thompson nel 1990 aggiungerà a questa trovata un secondo lucchetto e inoltre nella sua invenzione farà in modo di non danneggiare in nessun modo i polsi del malcapitato.

Per un ulteriore analisi ed approfondimento di questi e di altri brevetti sono riportati qui sotto i link che portano ai file dei brevetti originali:

1874                                  1915                                   1966
1878                                  1919                                   1969
1884                                  1926                                   1979
1887                                  1931                                   1990
1899                                  1944                                   2000
1903                                  1954                                   2008

Illustrazione di un brevetto del 1982
Illustrazione di un brevetto del 1880

domenica 20 maggio 2018

I precedenti storici

Le manette che abbiamo analizzato risalgono al 1860, ma questi strumenti erano già noti parecchi anni prima in modelli simili.
Il brevetto di Kimball è cronologicamente il primo di una lunga serie, ma prima dei brevetti c'era già qualcosa di simile.

Già i Romani nel periodo imperiale erano soliti legare i nemici sconfitti con catene per renderli schiavi.
In seguito nel medioevo fu introdotto un nuovo tipo di manette chiamate "Shackles" (e non ancora handcuffs) in inglese: esse sono le prime manette e in cui è presente meccanismo a lucchetto per la chiusura.

Shackles utilizzate dagli inglesi per immobilizzare gli schiavi
lungo le attraversate oceaniche nel XVIII secolo

Il periodo di sviluppo maggiore delle manette arriva però nel XIX secolo quando iniziamo a vedere dei miglioramenti alla struttura delle cerniere, la standardizzazione dell'apertura del lucchetto e la possibilità di regolare l'ampiezza delle manette sul polso.
Le chiavi erano normalmente chiavi a vite e perciò si impiegava un po' di tempo nell'apertura e chiusura del lucchetto; non erano ancora progettate per essere sbloccate velocemente.

Manette per bloccare le gambe risalenti al XVIII secolo

In questo periodo (XIX secolo) la regolazione dell'ampiezza delle manette non riusciva ancora a bloccare le persone con i polsi troppo grossi o troppo piccoli. Questo difetto verrà corretto negli anni seguenti al nostro brevetto con accorgimenti tecnici. Nonostante qualche piccolo difetto di velocità d'uso e di praticità, le manette dell'ottocento erano già incredibilmente sicure e diffuse in molte carceri.

Manette risalenti alla metà del XIX secolo
(all'epoca del nostro brevetto)
Prigioniero dell'Ottocento con polsi e
caviglie ammanettate

mercoledì 25 aprile 2018

Bibliografia

(Windsor, 1910):
Henry Haven WINDSOR, Popular Mechanics: An Illustraded Weekly Review of the Mechanical Press of the World,
Madison: H. H: Windsor, 1910


(Lauher, 2007):Joseph W. LAUHER, Handcuff Annual 2007,
Bloomington: Segatogue Press, 2007


(Cook, Marcus, 2009):
Joseph G. COOK, Paul MARCUS et al, Criminal Procedure,
Durham: LexisNexis, 2009


(Udayakumar, 2001):
S. P. UDAYAKUMAR (Ed.), Handcuffed to History: Narratives, Pathologies, and Violence in South Asia
Ann Arbor: Praeger, 2001


(O'Brien, 2018):
Benjamin Gonzalez O'BRIEN, Handcuffs and Chain Link: Criminalizing the Undocumented in America,
Charlottesville: University of Virginia Press, 2018

venerdì 20 aprile 2018

Il contesto...

Storico:

la First Transcontinental Railroad
Il brevetto è datato 1860; questo periodo è segnato da molti eventi storici: la guerra di secessione e la conseguente abolizione della schiavitù, la costruzione della First Transcontinental Railroad in America, l'Unità d'Italia, le equazioni di Maxwell e le leggi di Mendel, la rivoluzione industriale che avanzava; un periodo dunque di grandi cambiamenti di cui sentiamo le conseguenze ancora oggigiorno; in quei tempi crebbe il bisogno di avere strumenti sicuri contro la criminalità. Per questo nacquero le manette; i primi brevetti furono americani.

Tecnologico e sociale:

Il contesto tecnologico in cui ci troviamo era quello della seconda rivoluzione industriale;
essa ha segnato il passaggio dalla società artigiana e contadina alla società industriale; in questo periodo furono costruite le infrastrutture di trasporto di massa, le prime automobili a combustione, i primi telefoni, fu scoperta la corrente alternata (1882) e quella continua; ci furono anche importanti scoperte in medicina come l'anestesia e l'utilizzo dei raggi X.
Le manette, che pur esistevano da molti anni, furono brevettate in questo periodo e solo allora divennero simili alle manette che conosciamo oggi. Esse sono una delle tante innovazioni di fine '800; queste innovazioni sono la testimonianza dei grandi cambiamenti che erano in corso.
I materiali usati nella costruzione delle manette erano il ferro e l'acciaio, anch'essi simboli della rivoluzione industriale e della nuova società moderna.

la seconda rivoluzione indusriale

Narrativo

Nel capitolo XV de "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni (1785-1873) il protagonista Renzo viene imbrigliato con rudimentali manette chiamate manichini: di seguito è riproposto quel passo.

J.-B. Camille Corot, Veduta del lago di Como (1834)
(Il lago di Como è uno dei luoghi principali de I Promessi Sposi)
il notaio fa un altro cenno a' birri; i quali afferrano, l'uno la destra, l'altro la sinistra del giovine, e in fretta in fretta gli legano i polsi con certi ordigni, per quell'ipocrita figura d'eufemismo, chiamati manichini. Consistevano questi (ci dispiace di dover discendere a particolari indegni della gravità storica; ma la chiarezza lo richiede), consistevano in una cordicella lunga un po' più che il giro d'un polso ordinario, la quale aveva nelle cime due pezzetti di legno, come due piccole stanghette. La cordicella circondava il polso del paziente; i legnetti, passati tra il medio e l'anulare del prenditore, gli rimanevano chiusi in pugno, di modo che, girandoli, ristringeva la legatura, a volontà; e con ciò aveva mezzo, non solo d'assicurare la presa, ma anche di martirizzare un ricalcitrante: e a questo fine, la cordicella era sparsa di nodi.

Si può notare come Manzoni, scrittore ed anche storico, non si limiti a nominare questo strumento tecnico ma ne approfondisca la struttura in modo scientifico analizzandone le componenti.

Un altro esempio più moderno è "Handcuffs for Alcoholism" di George Zurcher del 1890 in cui notiamo che a fine '800 le manette sono diventate di uso comune e fanno parte del titolo di un romanzo.

giovedì 12 aprile 2018

Glossario tecnico

  • cuff: manette
  • ratchet: dente di arresto
  • convex draw screw: vite di trazione convessa
  • ratchet spring: molla a cricchetto
  • connection clevis: cerniera di connessione
  • connection swiwel: perno di connessione
  • concave screw key: vite a chiave concava
  • lock plate: piastra di bloccaggio
  • rivet: rivetto
  • rule joint: incastro regolare
  • key hole: buco della serratura
  • brazing: brasatura
  • shoulder: sporgenza
  • lock: serratura
  • iron: ferro
  • slot: fessura

domenica 8 aprile 2018

Handcuff patent (brevetto delle manette), 1860

Il brevetto che analizzeremo qui sotto descrive minuziosamente le nuove e migliori manette inventate da William H. Kimball nel 1860.

Parti principali

Le principali parti descritte sono il dente di arresto (2), la vite di trazione convessa (3), la molla a cricchetto (4), la cerniera di connessione (5), il perno di connessione per
collegare due manette insieme (6), la chiave a vite concava (7), la piastra di bloccaggio (8).

Modalità di costruzione e funzionamento

Le manette sono costruite inserendo la parte 1a come mostrato nella figura nella parte (l), con le cerniere (5). Questo incastro è assicurato alla cerniera da un rivetto che è diretto su entrambi i lati. La cerniera (5) passa attraverso il perno (6) prima di essere fissata.
Una vite di trazione convessa (3) è attaccata al dente di arresto (2) da un tenone sulla vite che è inserita in una mortasa a cricchetto (2); essa è assicurata da un rivetto che passa attraverso entrambi, in modo che nel processo di sbloccaggio la vite (e) seguirà la chiave.
La vite viene inserita nel buco della chiave, essendo comunque lo spazio esterno e attorno alla vite sufficiente per permetterne l’entrata.
La piastra di bloccaggio (8) è un piatto piano che copre la parte (la) in cui la serratura è inserita, ed è assicurata in questa posizione brasandola e rivettandola come mostrato nel disegno.
Il perno (6) è costruito nella forma consueta, ed è usato per collegare due manette insieme. Esso viene usato perchè è meno soggetto a rompersi o ad attorcigliarsi.
I disegni mostrano una metà delle manette essendo l’altra metà un duplicato; l'altra manetta è fissata da una cerniera all’altro lato del perno nello stesso modo. Ogni lato delle manette viene sbloccato da una chiave a vite concava (7) fatta con una sporgenza per prevenire la sua inserzione nel buco della serratura oltre il bordo esterno della fessura. La sporgenza della chiave appoggia sulla superficie delle manette attorno al buco della serratura; la chiave, azionata come un dado sopra la vite (3), solleva a sufficienza il dente di arresto (2) dal dente di arresto corrispondente sulla parte l, per permettergli di essere ritirato dalla parte del bloccaggio (la), in modo che le manette possano essere aperte. Quando si aprono le manette si usa solo una chiave per sbloccare entrambe le serrature.

Materiali

Le manette sono fatte in gran parte con ferro malleabile di prima qualità: robusto come il comune rame inglese, pesante circa un terzo in meno, questo materiale si adatta al polso perfettamente in modo che non possa scivolare dalla mano.
Alcune parti (in particolare la vite di trazione, la molla, e i rivetti) sono composti invece da acciaio.

Diritti d'autore

Rivendico come mia invenzione, e desidero depositare alle Lettere di Brevetto:
  •  Le manette aperte da una chiave sola che sblocca entrambe le serrature.
  •  Il dente di arresto (2) applicato alle manette.
  • La connessione della vite di trazione (3) al dente di arresto (2) con un giunto vibrante.

Conclusione e riassunto del blog

Il brevetto che mi è stato assegnato un paio di mesi fa è l' " handcuff patent ", brevetto delle manette, di William H. Kimbal...